La più grande catena di supermercati ucraina prova a sopravvivere alla guerra

Silpo è uno dei più grandi gruppi di supermercati alimentari ucraini. Fino al 2022 vantava 263 negozi, adesso alcuni di essi sono chiusi, come quelli a Kharkiv. A inizio anno il colosso aveva ambiziosi piani, stava lavorando all’apertura di nuovi negozi e di altri progetti. La trasformazione logistica era a buon punto e l’azienda aveva commissionato un proprio birrificio artigianale. La fatidica settimana di febbraio che poi è sfociata nella guerra per Silpo era iniziata come tutte le altre settimane e il team dei social media era impegnato a realizzare i consueti post su Facebook: 20% di sconto sui vini Marco Cervetti, un video divertente che incoraggia la riduzione degli imballaggi in plastica e i benefici per la salute delle tisane kosher.

Il 24 febbraio la Federazione Russa ha però lanciato un’invasione su vasta scala dell’Ucraina. Molti membri del team Silpo sono stati svegliati alle 4 del mattino dal suono di attacchi missilistici su infrastrutture militari e aeroporti commerciali. Silpo fa parte del Gruppo Fozzy, che conta 68.000 dipendenti e varie altre attività di vendita al dettaglio, tra cui 280 minimarket di prossimità Fora, 90 negozi discount Thrash, nove ipermercati Fozzy Cash & Carry, 88 negozi di farmacie e la rete postale, di corriere e di distribuzione più estesa dell’Ucraina . Ci sono anche impianti di confezionamento e produzione di alimenti di proprietà dell’azienda.

Le due priorità assolute nei primi giorni della guerra erano mantenere il personale il più sicuro possibile e permettere alle persone di acquistare i beni di prima necessità. I progetti non essenziali sono stati annullati e tutto il personale disponibile è stato riassegnato. Tra gli obiettivi risultava prioritario trovare nuove rotte di distribuzione per evitare le zone di combattimento.

La pianificazione delle consegne è stata ulteriormente complicata dall’esodo di massa di civili da molte città e dall’aver perso molti operai specializzati chiamati a difesa delle città.  

Silpo al momento ha creato un nuovo deposito in Polonia per ricevere aiuti umanitari e ridistribuirli. Tra perdite e chiusure Silpo prova a resistere come ogni persona e posto in Ucraina.