Se internet è fondamentale per la GDO

Osservando i dati dello scorso anno ma anche gli andamenti attuali la GDO basa i suoi numeri positivi e in crescita grazie all’online. 

Per il 75% degli intervistati italiani, è proprio il web la fonte principale per la ricerca di informazioni su prodotti e i servizi e per ben il 69% (un numero ragguardevole) è il canale principale per scoprire nuovi marchi.

Il consumatore digitale si sta evolvendo ma è chiaro che serve un approccio multicanale. La clientela vuole efficienza ma ambisce anche a un’esperienza sempre più personalizzata, intuitiva e all’insegna della semplicità. In questo scenario entra il phygital che parte proprio dai bisogni del cliente ma c’è di più, tutto ciò è fondamentale per la raccolta di informazioni e la comparazione di prezzi, per avere una panoramica di prodotti e servizi.

L’online, infatti, domina le spesa delle famiglie: su un totale di 25 milioni di famiglie nostrane (2,3 persone in media), 10,7 milioni acquistano online – 2,3 milioni in più rispetto a prima del Covid-19 – e vanno a rappresentare quindi il 43%. Proprio per queste famiglie, una fetta del del loro budget (il 9,5%) viene speso per acquisti online. Adesso considerando i singoli acquirenti, i più giovani sono in testa, con un picco del 57% nella categoria under 34. C’è da dire che anche un terzo degli italiani over 65 non disdegna lo shopping online.

L’e-commerce per beni di consumo è destinato a consolidarsi sempre di più e a crescere ancora nel 2022. Dalle aziende manifatturiere agli intermediari fino alle aziende di distribuzione, tutti devono riesaminare il modo di fare impresa lungo la filiera e le relazioni alla base di essa, mettendo in discussione le attuali logiche di produzione e di impresa.

Le imprese più all’avanguardia stanno già pensando a puntare su progetti innovativi in grado di unire domanda e offerta con un nuovo modo di coniugarle, facendo leva sulle tecnologie più promettenti.